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SA SARDINIA SCUNTRA ‘A SICILIA – CONVEGNO INTERREGIONALE A CERAMI E ORISTANO

Lo scorso 13 Novembre l’Aula Consiliare di Cerami e l’Hospitalis Sancti Antoni di Oristano hanno ospitato il convegno interregionale “Sa Sardinia scuntra ‘a Sicilia”, fortemente voluto dai rotaract club di Nicosia, Oristano e del Terralbese. Il convegno, che ha goduto anche del Patrocinio non oneroso dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana nonché degli Archeologici d’Italia (oltre ai comuni di Cerami, Oristano e Terralba), ha visto confrontarsi diversi relatori sul tema dell’archeologia e della sua promozione. L’attenzione è stata prevalente incanalata sulle recenti scoperte a Cerami (di cui vi abbiamo anche tempo fa notiziato) e il pozzo di Santa Cristina in Sardegna. L’analisi di questi siti ha consentito di ampliare lo sguardo, dando vita, in un alternarsi tra Sicilia e Sardegna, ad un vero e proprio confronto tra due terre. Entrando nel merito del convegno, dopo i saluti iniziali, a prendere la parola è stato Pierluigi Montalbano che ha inquadrato il sito di Santa Cristina all’interno del contesto archeologico Sardo, portando diversi esempi di siti presenti in Sardegna a volte anche poco conosciuti agli stessi sardi. Barbara Trovato, seconda ad intervenire, ha invece condotto un’analisi su Cerami, facendo conoscere il territorio agli spettatori senza dimenticare di raccontare anche qualche curiosità e corredando il tutto con interessante materiale fotografico. L’aspetto archeologico è stato analizzato anche sotto il punto di vista Astronomico. Sandro Angei ha fornito interessanti spunti di riflessione e chiavi di lettura archeoastronomiche sul pozzo di Santa Cristina, mentre Alfio Maurizio Bonanno, ricercatore dell’INAF e dell’Osservatorio Astrofisico di Catania, ha condotto una magistrale analisi per quanto concerne aspetti archeoastronomici nella Sicilia Orientale da Bronte a Pantalica. Un momento legato anche alla promozione e al marketing è stato offerto dagli interventi di Andrea Riccio, che anche provocatoriamente, ma in maniera sapiente, ha saputo lanciare messaggi importanti su come valorizzare le ricchezze locali partendo dalla conoscenza di esse. Mario Messina ha portato e raccontato la propria esperienza di come, attraverso la passione, si può promuovere il territorio attraverso anche un contributo che lo stesso ha dato su Cerami all’interno di un volume che si occupava dell’analisi dei Borghi di Sicilia. Giuseppe Melis, infine, nel proprio intervento ha sottolineato come la competizione non sia un qualcosa tra territori ma di ciascuno con se stesso. Gran finale del convegno con gli interventi di Ferdinando Maurici e Alberto Scuderi che hanno analizzato i Menhir di Cerami, analizzandone in tutti i loro aspetti e anche offrendo al pubblico diverse foto tecniche, ma anche suggestive.

Soddisfazione da parte degli organizzatori dell’evento, un qualcosa quasi di innovativo in quanto le due comunità sono state in contatto attraverso le moderne tecnologie e allo stesso tempo hanno trasmesso online l’evento raggiungendo migliaia di persone che hanno commentato la diretta. Un convegno, quindi, aperto a 360° che ha lanciato un chiaro messaggio: uniti, anche se separati dal mare, si possono fare grandi cose. I relatori, salutandosi tra di loro, dicevano sempre “gli amici Sardi” o “gli amici Siciliani” (in base a chi parlava), in un convegno, quasi dialogo in cui ogni terra portava le proprie ricchezze e i propri saperi. Un convegno che resterà anche fisicamente in quanto sono già disponibili i video dei vari interventi su YouTube nonché nelle pagine Facebook dei tre Rotaract club organizzatori.

Per Chi volesse vedere i vari contributi, ecco qui i link: